Chi sono

Mi chiamo Martina e sono una facilitatrice: accompagno il tuo gruppo o la tua organizzazione a tirare fuori il meglio di sé e a mettere in pratica nuovi modelli per lavorare insieme.
Forse fai parte di un gruppo appena nato che ha bisogno di solide fondamenta per avviare un progetto appassionante.
O forse siete nel pieno dell’attività: dovete destreggiarvi tra riunioni infinite, decisioni che non tutti sostengono, intoppi comunicativi… e mantenere alto il coinvolgimento delle persone senza perdere di vista gli obiettivi comuni.
Magari c’è un conflitto che sta emergendo, oppure un problema complesso per cui non esiste una soluzione preconfezionata.
O forse è il momento di guardare oltre l’orizzonte e pensare all’evoluzione futura del team e del progetto.
Qualunque sia la fase in cui si trova il tuo gruppo, sono qui per accompagnarvi in un vero e proprio viaggio di trasformazione.
Insieme possiamo:
- Trasformare i ‘non detti’ e i malintesi in comunicazione autentica tra i membri del team
- Sostituire l’apatia con coinvolgimento attivo e decisioni sostenute dall’intero gruppo
- Co-creare o rafforzare una visione condivisa e tradurla in un piano d’azione
- Rendere le riunioni efficaci e arricchenti invece che lunghe e confuse
- Costruire la fiducia per risolvere situazioni difficili, senza nascondere i conflitti sotto il tappeto
- Attingere all’intelligenza collettiva per affrontare creativamente problemi complessi
- Sperimentare forme organizzative e di relazione più adatte alla complessità del nostro mondo.
Ma attenzione: è un viaggio per team coraggiosi e appassionati, disposti a immergersi in profondità, guardare lontano e tracciare con pazienza nuovi sentieri.

Ho deciso di fare la facilitatrice perché…
…quando facilito un gruppo mi brillano gli occhi. E perché voglio vedere brillare gli occhi delle persone con cui lavoro attraverso esperienze profonde e illuminanti.
Mi permette di coltivare il coraggio per sedermi nel fuoco delle situazioni difficili mentre accompagno i gruppi a fare lo stesso.
Voglio che tutte e tutti possano esprimere i propri talenti nei gruppi di cui fanno parte, così come è per me in questo lavoro.
Voglio sostenere progetti in grado di trasformare il mondo, nel “cosa” quanto nel “come”.

Come sono arrivata qui?
Tutto inizia con una giovane studentessa in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano che poco prima di laurearsi entra in crisi: qual è il senso che voglio dare al mio lavoro e alla mia vita? Come posso avere un impatto positivo sulle sfide ambientali, sociali ed economiche che sento sempre più urgenti e spaventose?
Avevo bisogno di nuove prospettive: vado in Erasmus a Madrid per lavorare alla mia tesi di laurea magistrale. Quell’Erasmus mi ha davvero cambiato la vita: è stato lì che ho scoperto la facilitazione e le Città in Transizione, un esperimento collettivo in cui le comunità locali immaginano e costruiscono il proprio futuro rigenerativo.
Dopo la laurea, partecipo a gruppi di Transizione e a un orto urbano condiviso della mia zona e intanto approfondisco Transizione, permacultura e vari metodi di facilitazione. È stato un periodo entusiasmante di scoperte e apprendimento che continua tuttora. Nel 2013 ho vissuto un’altra esperienza trasformativa: un anno di apprendistato attivo con le facilitatrici e i facilitatori di Transition Italia, a cui sono profondamente grata per avermi insegnato molto di quello che so. Da qui iniziano le prime esperienze di facilitazione mentre insegno matematica, fisica e informatica in una scuola professionale.
Ma nel 2016 decido di fare il salto: lascio il lavoro di insegnante e mi dedico alla facilitazione a tempo pieno. Nello stesso anno, insieme a Melania Bigi e Deborah Rim Moiso ho pubblicato il libro “Facilitiamoci! Prendersi cura di gruppi e comunità”. Nel 2017 ho partecipato alla formazione Guerreiros Sem Armas dell’Istituto Elos in Brasile, un’esperienza che mi ha cambiato in profondità.
I miei ultimi progetti? Il corso annuale di facilitazione certificato IIFACe, per la prima volta in Italia da gennaio 2019.
Intanto continuo a esplorare mille interessi: ascoltare musica dei generi più disparati, le città in Transizione, scrivere diari, liste e idee, l’ecologia profonda, disegnare e scarabocchiare, la permacultura, camminare in montagna, i sistemi complessi, immaginare la mia futura fattoria urbana, imparare a farmi i vestiti da sola, girare a piedi per le città in cerca di angoli che nessuno conosce, accumulare libri sul comodino. Soprattutto mi piace rimescolare cose che non c’entrano niente l’una con l’altra e lasciarmi stupire dalle cose che non sapevo di non sapere.

Da dove cominciare?
Se è la prima volta che senti parlare di facilitazione, gli articoli del blog sono un buon modo per iniziare ad orientarsi. Nella pagina Risorse gratuite ci sono approfondimenti per te e il tuo gruppo, mentre per scoprire come posso accompagnarvi puoi dare un’occhiata ai miei servizi e laboratori.
La mia newsletter mensile si chiama La prossima cultura ed è il posto dove provo a guardare al mondo da un diverso punto di vista e condivido con te quello che imparo. Ci sono anche approfondimenti sulla facilitazione, libri, musica e opportunità di formazione. Ti puoi iscrivere qui.
Vienimi a trovare su LinkedIn, Facebook o Instagram, oppure scrivimi per raccontarmi il progetto del tuo gruppo: sono curiosa di sentire la vostra storia!